E’ meglio un negozio on-line bello che non vende o uno meno bello ma che vende? La risposta forse è fin troppo banale, ma non sempre tutte le parti coinvolte in un progetto e-commerce trovano un accordo dal buon esito.
Come avrai capito in questo post parlo di ux/web usability e web design, in termini semplici senza citare CSS e altri tecnicismi, perché come da titolo questo è in primis un blog PER IMPRENDITORI non per tecnici.
Spesso, parlando con l’imprenditore, o con chi per lui si sta occupando di creare il primo sito web o un restyling ha richieste come:
- voglio un sito web e-commerce originale, diverso dagli altri e di grande impatto
- oppure come per un taglio dal parrucchiere ti dice “voglio un sito web proprio come questo”
- vorrei un introduzione con un video di impatto (perché ora vanno di moda)
Queste è tante altre richieste sono all’ordine del giorno, e tutte possono essere giuste o completamente sbagliate se non si parte dal primo punto:
La tua impresa, il tuo prodotto e i tuoi clienti
Torno all’esempio del parrucchiere perché calza a pennello! La differenza tra un pessimo parrucchiere, che lavora senza passione solo per i soldi, e uno davvero bravo è che: il primo guarderà la foto e replicherà il taglio senza dire niente presentandoti il preventivo o il conto (come fanno anche molte web agencies), quello bravo per prima cosa potrebbe dirti guarda che questo taglio sta male sul tuo viso o perfino rifiutarsi di farti quel taglio perdendo i soldi.
Perdendo i soldi? Ma sei pazzo, di questi tempi?! Si, di questi tempi cresce e va avanti chi ha il coraggio di difendere la propria professionalità. Quindi un bravo parrucchiere si può rifiutare di fare un taglio che sta bene a un altro e non a te, cosi un bravo consulente o web agency HA IL DIRITTO/DOVERE di rifiutarsi di fare un sito web non adatto al tuo business. Ovviamente spiegandoti le ragioni di questa scelta, in modo che si arrivi a un risultato concreto per entrambe le parti.
Cosa porta l’accettare tutti i lavori senza badare alla qualità?
- cattiva pubblicità per la tua azienda, pochi lavori ma ben svolti valgono più di mille progetti fatti male
- scarsa soddisfazione, calo di creatività ed entusiasmo… Che gusto c’è a lavorare per progetti che non condividi?
Compreso il rapporto tra l’imprenditore e chi esegue il lavoro tecnico, parliamo del design del tuo sito web e-commerce.
–> Non hai ancora creato il tuo e-commerce? Ecco un altro post utilissimo per te: Come aprire un e-commerce con Prestashop senza rivolgerti a un consulente o a uno sviluppatore <–
[Che cos’è il web design?]
Il web design riguarda la progettazione grafica del sito web, l’architettura, la scelta o la creazione di un template, i pulsanti per l’acquisto, la scelta dei colori e cosi via.
[Che cos’è la web usability?]
La web usability dovrebbe andare di pari passo con il web design, anche se spesso non rientra nelle competenze del web deisgner o viene scordata.
Si occupa dell’interazione dell’utente con il sito web, app, pagina social. Applica dei principi fondamentali e delle azioni personalizzate per rendere la navigazione e l’acquisto semplice, rapido e intuitivo.
Tra i maggiori riferimenti italiani specializzati in web usability ti consiglio http://userexperience.boutique/blog/ di Jacopo Pasquini e Simone Giomi, già autori del libro WEB USABILITY Guida completa alla UX e all’usabilità per comunicare e vendere online.
!) Se tutti guidano a destra, ti adatti o ti metti a guidare a sinistra?
!) Se vai in una spiaggia per nudisti, se sei l’unico vestito quello strano sei tu o gli altri?
[ Perché conviene omologare il design del tuo E-commerce? ]
I tuoi utenti devono per prima cosa sentirsi a casa, non sperduti e senza riferimenti. Vuoi vendere davvero col tuo e-commerce? Allora NON FARE L’ALTERNATIVO segui i canoni e le abitudini degli utenti.
Se sono abituati ad avere un motore di ricerca interno, che permetta in pochi secondi (verifica la velocità di risposta) di trovare un prodotto, dagli questa opzione e mettila in vista.
Se sono abituati a trovare a piè di pagina le carte di credito accettate e i corrieri impiegati (leve decisionali importanti), posizionali proprio in questo punto del tuo negozio on-line.
Non significa che non puoi essere originale, ma solo che non devi stravolgere le navigazione dell’utente perché se no prende e ne va altrove. Non è prigioniero del tuo negozio, e se per caso sei l’unico che vende il tuo prodotto sappi che esistono sempre prodotti sostitutivi.
I miei umili consigli:
- Testa gli altri e-commerce lato utente, eseguendo acquisti anche piccoli sia dai big come Amazon, Zalando, Yoox, Alibaba sia dai piccoli
- Vedi cosa hanno in comune i loro siti web dal punto di vista grafico, nei menu, a pie di pagina, nel carrello, nel post vendita
- Replica partendo sempre dal tuo business, senza eseguire una mera fotocopia
Qualche aiuto attinente:
- Google Analytics permette di esaminare gratuitamente le azioni e i clicks sulle tue pagine web, usalo per comprendere come si muovono i tuoi utenti per migliorare e semplificare sempre di più il loro percorso
- Anche MailChimp nella versione gratuita permette un eye tracking sulle e-mails inviate, per capire le zone più cliccate dai tuoi lettori (anche la newsletter è parte del tuo negozio on-line)
La prossima volta che commissioni un nuovo sito web o un restyling pensa che non deve piacere solo a te, ma soprattutto ai tuoi clienti. Altrimenti ti ritroverai a contemplarlo da solo senza che nessuno compri.
[ Che pensi dell’omologazione dell’e-commerce? Lascia un commento ]
Sacrosante soprattutto le ultime parole caro Giovanni!
Mi trovo spesso anch’io a cercare di far passare questo concetto: “pensa che non deve piacere solo a te, ma soprattutto ai tuoi clienti”.
Lo trovo il mantra fondamentale per ogni sito web: dall’e-commerce, all’istituzionale, al portfolio/curriculum online a tutto.
La UX regna sovrana, e se non si seguono determinate linee guida il cliente deve essere consapevole dei rischi che corre. Devo dire nel mio piccolissimo che mi sono rifiutata alcune volte di fare modifiche insentibili/inguardabili/innavigabili…e per fortuna!
Perché spiegando bene cosa comportava e poi misurando i risultati insieme, i clienti sono stati in gradi di capire perché non ho fatto determinate modifiche e ne sono stati contenti.
Bravo Giovanni, condivido!
Avanti tutta: i professionisti veri in questo settore si contano sulle dita di una mano, facciamoci forza! 😉
Mi piacePiace a 1 persona
Grazie Eleonora per il commento 🙂
La difficoltà iniziale è quella di riuscire a spiegare le proprie ragioni, che poi saranno confermate dai risultati.
Come nelle strategie di negoziazione, potrebbe essere interessante coinvolgere terze parti esterne al contesto per fargli testare il sito web. Cosi il committente si renderebbe conto di quanto certe decisioni in termini di web design e ux possano compromettere la resa del sito web.
Mi piaceMi piace